Impianto a carico immediato: quali vantaggi e controindicazioni?

Un impianto dentale è un dispositivo protesico fisso, costituito da una vite endossea che prende il posto di una radice del dente e dall’abutment, il sostegno per posizionare la corona che replica le sembianze di un dente. Qualora ci si sottoponga a un intervento in cui l’impianto venga inserito entro 48 ore dopo l’estrazione del dente, viene definito impianto a carico immediato.

Non sempre è, però, possibile procedere con un impianto a carico immediato subito dopo l’estrazione, questa possibilità dipende dalla:

  • stabilità del posizionamento della vite all’interno dell’osso in cui è stata posizionata dall’implantologo;
  • stabilità e condizioni di carico durante la masticazione.

I vantaggi di procedere con l’impianto immediato sono diversi. Prima di tutto è possibile avere denti fissi e esteticamente appaganti in 48 ore. In questo modo è possibile risolvere problemi estetici e funzionali in grado di incidere sulla vita di tutti i giorni.

La brevità dell’intervento va a giovare in diversi modi al paziente. Percorrendo questa soluzione è possibile ridurre i danni dell’edentulia, l’assenza del dente all’interno del cavo orale. Essa ha infatti ripercussioni sia da un punto di vista fisico sia da un punto di vista psicologico del paziente.

L’impianto a carico immediato, oltretutto, permette di effettuare un solo investimento senza dover passare attraverso protesi provvisorie che possono portare anche problemi nella masticazione.

Infine, è anche di notevole rilevanza il fatto che è possibile applicare impianti singoli, multipli o su intere arcate dentali.

D’altro canto ci sono alcuni aspetti negativi che devono essere presi in considerazione prima di affrontare un intervento di questo genere. L’installazione di un impianto dentale è un intervento chirurgico a tutti gli effetti, che prevede generalmente l’anestesia locale e una sedazione cosciente che può avere degli effetti collaterali.

Un altro aspetto da non sottovalutare è l’impeccabile igiene orale che si deve avere dopo aver messo gli impianti. Un impianto non curato può portare in prima battuta alla mucosite perimplantare, ovvero una leggera infiammazione delle gengive che provoca sanguinamento e gonfiore, che, se trascurata, si può evolvere in perimplantite che può portare addirittura alla perdita dell’impianto dentale.

Se gestito nella maniera adeguata, un impianto dentale ben installato può durare 10-15 anni senza procurare alcun problema di sorta.

Dott. Luca De Blasi

Fonti

www.ansa.it/canale_saluteebenessere

https://www.my-personaltrainer.it/

 

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Criteri di sopravvivenza, vantaggi e svantaggi degli impianti dentali a carico immediato

http://www.odontoiatria.it/