In Italia più di 3 milioni di persone soffrono di diabete. Diversi studi hanno dimostrato, però, che esiste una correlazione tra i problemi del cavo orale e questa patologia. Le visite periodiche di controllo dal dentista possono contribuire alla prevenzione del diabete di tipo 2. Il dentista ricopre, infatti, un ruolo fondamentale supportando la prevenzione. Egli è in grado di riconosce anticipatamente chi presenta fattori di rischio. Proprio per questo può orientare precocemente il paziente potenzialmente affetto dalla malattia da uno specialista, prima che la malattia si manifesti o si aggravi.
Ma quali sono le spie di allarme?
- la familiarità per patologia diabetica;
- l’ipertensione arteriosa;
- la dislipidemia ovvero chi soffre di livelli elevati di grassi nel sangue;
- le puerpere che hanno partorito un bambino di peso superiore ai quattro chili;
- i soggetti affetti da obesità o coloro che sono in sovrappeso.
Il diabete influisce sul naturale equilibrio batterico del cavo orale. La patologia impedisce alla saliva, fondamentale per mantenere costante e neutro il ph della bocca, di svolgere la sua azione protettiva di denti e gengive.
Ciò può condurre a potenziali situazioni pericolose per la salute orale, portando a un’infiammazione delle gengive dovuto all’accumularsi eccessivo dalla placca, chiamata gengivite. Con il tempo, se trascurata, la gengivite può trasformarsi in parodontite. La parodontite è una vera e propria patologia che colpisce i tessuti del cavo orale, intaccare l’osso fino alla perdita dei denti.
L’infiammazione causata dalla parodontite influisce sull’organismo di chi è affetto da diabete, creando problemi all’azione dell’insulina. Ciò può provocare difficoltà nel controllo glicemico.
Il diabete, a sua volta, può avere conseguenze sull’infiammazione, reagendo più lentamente all’attacco di batteri presenti nella placca. Ne conseguono lunghi tempi di guarigione delle gengive nella fase iniziale dell’infiammazione, e ancor più lunghi nelle forme più gravi di parodontite.
È possibile prevenire la progressione sia dal prediabete, stadio latente della malattia prima che si manifesti, sia del diabete intervenendo semplicemente sullo stile di vita. Primo fa tutto è necessario evitare un’alimentazione eccessivamente calorica, limitare la sedentarietà ed evitare il fumo.
Se si è affetti da diabete, o si ha familiarità con la malattia, e si notato spie d’allarme come sanguinamento gengivale, fastidio alle gengive o altri dolori generici, è necessario prenotare una visita di controllo dal proprio dentista, assicurandosi di comunicare la propria anagrafica in modo accurato e aggiornata.
Dott. Luca De Blasi